Doveva essere
un viaggio
come un altro. Visite ai parenti in Iran,
qualche cena, gli amici, la piccola che viene fotografata e
sbaciucchiata dagli zii che non la vedono mai. Poi il viaggio verso
l'aeroporto per tornare a Londra.
Messa in una prigione di isolamento,
interrogata, terrorizzata, senza la possibilità di vedere un
avvocato.
Sono passati
tre anni. Nazanin
è ancora in carcere, accusata di appartenere a un
gruppo illegale con lo scopo di far cadere il governo iraniano.
Accuse
infondate, eppure lei è ancora prigioniera.
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