sabato 28 settembre 2019

        NESSUNO    TOCCHI        CAINO             
     NO   ALLA      PENA      DI     MORTE          


1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : IRAQ: 100 IMPICCATI DA GENNAIO 2.  NEWS FLASH: NIGERIA: NELLO ZAMFARA GRAZIATI 150 DETENUTI INCLUSI 5 NEL BRACCIO DELLA MORTE 3.  NEWS FLASH: TEXAS (USA): GIUSTIZIATO BILLY JACK CRUTSINGER 4.  NEWS FLASH: USA: FISSATO PER IL 2021 L’INIZIO DEL PROCESSO CONTRO GLI ATTENTATORI DELL’11 SETTEMBRE 5.  NEWS FLASH: UGANDA: PARLAMENTO ABOLISCE PENA DI MORTE OBBLIGATORIA 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


IRAQ: 100 IMPICCATI DA GENNAIO
Più di 100 persone sono state giustiziate in Iraq da gennaio 2019, e altri 8.000 detenuti si trovano nel braccio della morte, secondo l'organismo iracheno per i diritti umani riconosciuto dall'ONU.

I dati sulle esecuzioni capitali sono arrivati dal Ministero della Giustizia iracheno e sono stati esaminati dall'Alta Commissione irachena per i diritti umani, ha reso noto un membro della Commissione.
"Secondo i dati del Ministero della Giustizia iracheno che sono stati rivisti dall'Alta Commissione irachena per i diritti umani, oltre 100 persone sono state giustiziate in Iraq", ha detto Hemin Bajalan a Rudaw English il 18 agosto 2019. "Ci sono in Iraq 8.022 prigionieri condannati all'esecuzione ".
L'Iraq ha uno dei più alti tassi di esecuzione al mondo ed è classificato tra i primi quattro Paesi insieme a Iran, Arabia Saudita e Cina.


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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

NIGERIA: NELLO ZAMFARA GRAZIATI 150 DETENUTI INCLUSI 5 NEL BRACCIO DELLA MORTE Il governatore dello stato nigeriano di Zamfara, Bello Matawallen, il 9 agosto 2019 ha concesso la grazia a 150 detenuti nella Prigione di massima sicurezza di Gusau.
La dichiarazione dell'addetto stampa del governatore, Yusuf Idris, afferma che Matawalle abbia fatto il "gesto gentile" durante una visita al carcere. Ha detto che la decisione è stata presa per consentire ai prigionieri di celebrare Sallah (preghiere) con i loro cari a casa.
Tra i beneficiari vi sono cinque condannati a morte, cinque all’ergastolo e nove madri che allattano.
Tra loro ci sono anche 30 detenuti che scontano pene di varia durata, 60 in attesa di processi e 41 che hanno beneficiato di considerazioni speciali, anche per aver memorizzato il Corano.
Anche i prigionieri con malformazioni, gli anziani e coloro che hanno trascorso più di 20 anni in prigione sono stati liberati, ha aggiunto il portavoce.
La dichiarazione ha inoltre esortato i detenuti liberati a considerare l'amnistia come una promessa vincolante per loro contro il fare qualsiasi cosa che possa riportarli in prigione.
Il Governatore ha affermato che i loro processi ed esperienze dovrebbero servire da lezione per riformarsi e per tenere d'ora in poi una buona condotta.


TEXAS (USA): GIUSTIZIATO BILLY JACK CRUTSINGER Billy Jack Crutsinger, 64 anni, bianco, è stato giustiziato in Texas il 4 settembre 2019. Era stato condannato a morte l’8 ottobre 2003 con l’accusa di aver ucciso, il 6 aprile 2003, l’ottantanovenne Pearl “R.D”. Magouirk, e la figlia della donna, la settantaseienne Patricia “Pat” Syren. Crutsinger aveva ammesso i fatti, e la sua strategia difensiva si è basata, fino agli appelli dell’ultima ora, su una infanzia molto difficile, lesioni cerebrali, e alcolismo che, se adeguatamente illustrate dai difensori all’epoca del processo, avrebbero dovuto portare al riconoscimento di circostanze attenuanti. Un tentativo in extremis di fermare l’esecuzione di Crutsinger era stato fatto anche dalla Comunità di Sant’Egidio, che nelle scorse settimane aveva diffuso un modello di lettera da inviare al governatore Abbott chiedendo un provvedimento di clemenza. Crutsinger diventa il 5° detenuto giustiziato quest’anno in Texas, il 563° da quando il Texas ha ripreso le esec  uzioni nel 1982, Il 14° di quest’anno negli Usa, e il n° 1504 da quando gli Usa hanno ripreso le esecuzioni nel 1977.


USA: FISSATO PER IL 2021 L’INIZIO DEL PROCESSO CONTRO GLI ATTENTATORI DELL’11 SETTEMBRE Un giudice militare venerdì ha fissato l'11 gennaio 2021 come inizio del processo capitale, presso il Tribunale Militare a Guantanamo, contro Khalid Shaikh Mohammed e altri 4 uomini di al-Qaeda accusati di aver organizzato e diretto gli attacchi dell’11 Settembre 2001 che hanno ucciso 2.976 persone a New York, Washington e Pennsylvania. Gli imputati sono: Khalid Sheik Mohammed, 55 anni, pakistano; Walid bin Attash, 40 anni, yemenita; Ammar al Baluchi, 42 anni, pakistano; Ramzi bin al Shibh, 47 anni, yemenita; Mustafa al Hawsawi, 50 anni, saudita. Sono tutti detenuti a Guantanamo (Cuba), e il loro processo inizierà poco meno che a 20 anni dai fatti. Come è noto gli attentati vennero effettuati dirottando quattro aerei di linea, mandandone 2 a impattare contro le due torri del World Trade Center di New York, uno contro il Pentagono (Ministero della Difesa) a Washington, DC. E uno, probabilmente destinato a colpire la Casa Bianca, cadde in un campo in Pennsylvania. Il giudice, il C  ol. W. Shane Cohen dell'Air Force, ha intanto fissato la data di inizio della selezione di una giuria militare presso il complesso del tribunale di guerra della base della Marina a Guantanamo chiamato Camp Justice. In un calendario provvisorio di 10 pagine, il giudice Cohen ha fissato alcune scadenze che dovrebbero portare al processo vero e proprio. Il calendario ad esempio fissa al 1° ottobre 2019 la scadenza per la Pubblica Accusa che deve fornire alcuni materiali alla Difesa. Questa è la prima volta che un giudice fissa una data di inizio del processo. In precedenza, dal 2012, la Pubblica Accusa aveva chiesto ai due predecessori del giudice Cohen di iniziare il processo. I cinque saranno i primi ad essere processati nelle "commissioni militari" istituite per gestire i detenuti della "guerra al terrorismo" catturati e inviati a Guantanamo dopo l'11 settembre. La Pubblica Accusa ha formalizzato le accuse contro i cinque uomini solo nel 2012. I principali capi d’imputazione (se  condo il codice militare) sono “cospirazione”, attacco a civili, omicidio in violazione delle leggi di guerra, dirottamento aereo e terrorismo. I cinque sono stati formalmente accusati di cospirazione nel 2012, attaccando civili, omicidi in violazione della legge di guerra, dirottamento di aerei e terrorismo. (NdT: “geograficamente” il Pentagono si troverebbe in Virginia, poco fuori dal confine con Washington D.C., ma essendo sede di un ufficio federale, per convenzione ha indirizzo e numero di codice postale del distretto di Washington D.C.)


UGANDA: PARLAMENTO ABOLISCE PENA DI MORTE OBBLIGATORIA Il Parlamento dell'Uganda il 21 agosto 2019 ha approvato una legge che abolisce la pena di morte obbligatoria per alcuni reati, modificando quattro diverse leggi che avevano precedentemente prescritto la pena capitale, tra cui la Legge Antiterrorismo.
Se approvati dal presidente Yoweri Museveni, gli emendamenti limiteranno la pena di morte ai reati più gravi, solo a discrezione del giudice.
I legislatori affermano trattarsi di un passo verso la completa abolizione della pena capitale, cosa per cui i tribunali hanno precedentemente espresso sostegno.
Ci sono 133 detenuti nel braccio della morte ugandese e nessuno è stato giustiziato negli ultimi 20 anni.
C'è stata una campagna per porre fine alla pena capitale, a seguito di una sentenza del 2009 a favore dell'allora detenuto nel braccio della morte Susan Kigula, che aveva sostenuto l’incostituzionalità della condanna a morte.
Il tribunale allora stabilì che la pena di morte non deve essere obbligatoria in caso di omicidio e che un condannato non dovrebbe essere tenuto nel braccio della morte a tempo indeterminato - se un condannato non è stato giustiziato entro tre anni, la pena viene automaticamente trasformata in ergastolo.
Il servizio penitenziario ugandese ha accolto con favore la decisione dei deputati, affermando che l'attenzione dovrebbe essere rivolta alla riforma dei detenuti.

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