nessuno tocchi Caino
no alla pena di morte
1. LA STORIA DELLA
SETTIMANA : ERGASTOLO: PROIEZIONE DEL DOCUFILM ‘SPES CONTRA SPEM’ A LATINA,
CATANIA E MILANO 2. NEWS FLASH: CIAD:
PARLAMENTO ABOLISCE LA PENA CAPITALE 3.
NEWS FLASH: THAILANDIA: IL NUOVO RE CONCEDE LA GRAZIA 4. NEWS FLASH: DELAWARE (USA): CORTE SUPREMA
COMMUTA TUTTE LE CONDANNE A MORTE 5.
NEWS FLASH: EGITTO: IMPICCATO IL NOTO MILITANTE ISLAMISTA HABARA 6. I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :
ERGASTOLO: PROIEZIONE DEL DOCUFILM ‘SPES CONTRA SPEM’ A
LATINA, CATANIA E MILANO Tra il 19 e il 20 dicembre 2016, il docu-film “Spes
contra spem – Liberi dentro” di Ambrogio Crespi viene proiettato in tre città:
Latina, Catania e Milano.
Il 19 dicembre, alle ore 10.30, la Camera Penale di
Latina lo presenta nella Sala Auditorium del Liceo classico Dante Alighieri,
Viale Mazzini. Interverranno: Tiziana Coccoluto - Vice Capo di Gabinetto
Ministero Beni Culturali; Pierluigi Faloni - Prefetto di Latina; Sergio D’Elia
- Segretario di “Nessuno Tocchi Caino”; Elisabetta Zamparutti - rappresentante
per l’Italia al Comitato Europeo per la prevenzione della Tortura; Maurizio
Forte - Segretario della Camera Penale di Latina “Giorgio Zeppieri”.
Sempre il 19 dicembre, alle ore 15.30, la Camera Penale
di Catania lo presenta nell’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche.
Interverranno: Salvatore Aleo – Ordinario di Diritto Penale presso la Facoltà
di Scienze Politiche, autore del libro “Dal carcere. Autoriflessioni sulla
pena” e Maria Brucale - avvocato del Foro di Roma, membro del Consiglio Direttivo
di Nessuno tocchi Caino, Luca Mirone – Responsabile Osservatorio Carceri della
Camera Penale di Catania “Serafino Fama”.
Il 20 dicembre, alle ore 20.30, il Consiglio della
Regione Lombardia lo presenta nell’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli. Moderano
Umberto Folena (Avvenire) e Donatella Negri (Rai) e interverranno: Raffaele
Cattaneo - Presidente del Consiglio regionale della Lombardia; Fabio Fanetti -
Presidente Commissione Speciale “Situazione carceraria in Lombardia”; Ambrogio
Crespi - regista del Film; Giacinto Siciliano - Direttore della Casa
Circondariale di Opera. Saranno presenti Rita Bernardini, Sergio D’Elia,
Elisabetta Zamparutti e Maria Brucale.
Il Docu-film “Spes contra spem – Liberi dentro” è il
frutto del dialogo e della riflessione comune di detenuti e operatori
penitenziari della Casa di Reclusione di Opera. Si compone di immagini e
interviste con detenuti condannati all’ergastolo, il direttore del carcere e
agenti di polizia penitenziaria e il capo del DAP Santi Consolo.
Il Docu-film, già presentato alla Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica di Venezia e alla Festa del Cinema di Roma, è prodotto
da Nessuno tocchi Caino e Indexway.
---------------------------------------
NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH
CIAD: PARLAMENTO ABOLISCE LA PENA CAPITALE
11 dicembre 2016: il parlamento del Ciad ha adottato una
riforma del proprio codice penale che abolisce la pena capitale nel Paese,
oltre ad elevare da 16 a 18 anni l’età per contrarre matrimonio.
Sono stati 111 i parlamentari che hanno votato in favore
del nuovo codice penale, con un solo voto contrario e quattro astenuti.
Il nuovo codice penale sostituisce quello del 1967,
abolendo la pena di morte salvo che per i casi di terrorismo, considerati gli
attacchi mortali di Boko Haram.
“Questo codice penale è moderno, tiene conto dei nostri
costumi e dei nostri impegni a livello internazionale”, ha dichiarato il
ministro della Giustizia Hamid Dahalob.
Il nuovo codice tuttavia punisce l’omosessualità che non
viene più considerata un crimine ma è punibile con una multa o con pena
detentiva sospesa.
THAILANDIA: IL NUOVO RE CONCEDE LA GRAZIA
12 dicembre 2016: il Re della Thailandia Maha
Vajiralongkorn ha concesso la grazia ad un certo numero di prigionieri per
celebrare la sua recente ascesa al trono.
Ai sensi del decreto pubblicato sulla Gazzetta Reale, che
entra in vigore oggi, il nuovo Re ha concesso la grazia piena ai prigionieri
condannati a non più di tre mesi di carcere per reati minori; ai prigionieri
liberati sulla parola; e ai prigionieri che svolgono servizio pubblico o in
comunità invece di pagare multe.
Secondo il giornale The Nation, il decreto controfirmato
dal primo ministro Prayuth Chan-Ocha concede la grazia anche ai detenuti
disabili, non vedenti e a quelli che soffrono di disturbi mentali, di cancro,
lebbra, HIV e insufficienza renale cronica.
Vengono graziati anche i prigionieri di età superiore a
60 anni che hanno scontato più di cinque anni o almeno un terzo delle loro pene
detentive, nonché quelli di età inferiore a 20 anni che hanno scontato più di
metà della loro condanna al carcere o che hanno meno di due anni da scontare.
In base al decreto reale, i detenuti che sono stati
condannati a morte riceveranno la commutazione della pena in ergastolo.
Il Re Maha Vajiralongkorn è salito al trono il 1°
dicembre, sostituendo il padre, l’ex monarca Bhumibol Adulyadej, scomparso nel
mese di ottobre.
La Thailandia osserva un periodo di lutto nazionale dopo
la morte dell’88enne Bhumibol e la reazione dei cittadini all’arrivo del nuovo
Re è stata finora pacata, nonostante le preoccupazioni sulla stabilità del
Paese a seguito della scomparsa dell'ex monarca.
La Thailandia è stata lacerata da decenni di lotte
politiche e disordini e Bhumibol è stato a lungo considerato come vero e
proprio simbolo di unità della nazione.
DELAWARE (USA): CORTE SUPREMA COMMUTA TUTTE LE CONDANNE A
MORTE
15 dicembre 2016: la Corte Suprema di Stato del Delaware
ha disposto la commutazione di tutte le condanne a morte in ergastoli senza
condizionale. Lo ha deciso oggi con la sentenza Powell v. State, che è una
integrazione della sentenza State v. Rauf del 2 agosto con cui ha dichiarato
incostituzionale la legge capitale dello stato. Oggi ha integrato la sentenza
precedente decidendo che State v. Rauf deve essere applicata retroattivamente,
e sono quindi non valide tutte le condanna a morte emesse in precedenza. Questo
significa che la sentenza deve essere applicata ai 13 detenuti già condannati a
morte, e ai 4 in attesa di ripetizione del processo a seguito di annullamenti
avvenuti in precedenza per altri motivi.
Anche nel caso lo Stato modificasse la legge per
riportarla nell'alveo della costituzionalità, le commutazioni ordinate oggi
dalla Corte Suprema non sono reversibili. Inoltre, da quel che si comprende, il
Parlamento del Delaware non sembra intenzionato a modificare in tempi brevi la
legge, ponendo il Delaware in una posizione simile a quella del confinante
stato di New York, dove la legge in vigore era stata dichiarata
incostituzionale dalla Corte d’Appello nel 2004, e da allora mai più emendata
dal Parlamento.
Lo stato di New York viene considerato attualmente uno
stato “abolizionista” nonostante la atipicità della sua posizione: non ha
formalmente abolito la pena di morte, ma non ha una legge capitale in vigore.
Considerato che, come già riportato da Nessuno tocchi Caino, il Procuratore
Generale non aveva fatto ricorso contro la sentenza State v. Rauf, e che
l’Amministrazione Penitenziaria aveva già svuotato il braccio della morte di
sua iniziativa, probabilmente il Delaware si avvia verso una situazione
equivalente a quella dello stato di New York, con una pena di morte non abolita
formalmente, ma nemmeno in vigore.
Derrick Powell, 29 anni, nero, titolare del ricorso di
oggi, era stato condannato a morte il 20 maggio 2011 con l’accusa di aver ucciso
il poliziotto Chad Spicer durante un inseguimento il 1° settembre 2009.
EGITTO: IMPICCATO IL NOTO MILITANTE ISLAMISTA HABARA
15 dicembre 2016: l’Egitto ha giustiziato il noto
militante islamista Adel Habara, hanno riportato i media di stato, alcuni
giorni dopo la conferma definitiva della sua condanna a morte e nonostante le
minacce degli islamisti di intensificare la jihad nel Paese.
Habara, 40 anni, era stato condannato a morte nel 2014
per aver ucciso 25 soldati di leva nel Nord del Sinai, nell’agosto 2013. E'
stato impiccato di mattina, dopo che il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha
approvato la condanna capitale, ha reso noto l’agenzia di stato MENA.
Nel luglio 2013, da capo dell’esercito, Sisi ha
rovesciato il presidente democraticamente eletto del Paese, Mohamed Morsi dei
Fratelli Musulmani.
I militanti affiliati allo stato Islamico hanno ucciso
nel Nord del Sinai centinaia di soldati e poliziotti in attacchi che si sono
intensificati da quando Sisi ha preso il potere.
Dopo che appello finale di Habara è stato respinto dalla
Corte di Cassazione il 10 dicembre, i militanti avevano avvisato online il
presidente Sisi di non effettuare l'esecuzione.
Habara – ha riferito la MENA - è stato prelevato dalla
sua cella nel carcere di massima sicurezza di Aqrab, o Scorpione, al Cairo e
portato presso la Corte di Cassazione, dove è stato impiccato in presenza di
funzionari giudiziari.
Nessun commento:
Posta un commento