sabato 17 dicembre 2016


            nessuno  tocchi   Caino              
      no  alla  pena  di  morte     



1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : ERGASTOLO: PROIEZIONE DEL DOCUFILM ‘SPES CONTRA SPEM’ A LATINA, CATANIA E MILANO 2.  NEWS FLASH: CIAD: PARLAMENTO ABOLISCE LA PENA CAPITALE 3.  NEWS FLASH: THAILANDIA: IL NUOVO RE CONCEDE LA GRAZIA 4.  NEWS FLASH: DELAWARE (USA): CORTE SUPREMA COMMUTA TUTTE LE CONDANNE A MORTE 5.  NEWS FLASH: EGITTO: IMPICCATO IL NOTO MILITANTE ISLAMISTA HABARA 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


ERGASTOLO: PROIEZIONE DEL DOCUFILM ‘SPES CONTRA SPEM’ A LATINA, CATANIA E MILANO Tra il 19 e il 20 dicembre 2016, il docu-film “Spes contra spem – Liberi dentro” di Ambrogio Crespi viene proiettato in tre città: Latina, Catania e Milano.

Il 19 dicembre, alle ore 10.30, la Camera Penale di Latina lo presenta nella Sala Auditorium del Liceo classico Dante Alighieri, Viale Mazzini. Interverranno: Tiziana Coccoluto - Vice Capo di Gabinetto Ministero Beni Culturali; Pierluigi Faloni - Prefetto di Latina; Sergio D’Elia - Segretario di “Nessuno Tocchi Caino”; Elisabetta Zamparutti - rappresentante per l’Italia al Comitato Europeo per la prevenzione della Tortura; Maurizio Forte - Segretario della Camera Penale di Latina “Giorgio Zeppieri”.
Sempre il 19 dicembre, alle ore 15.30, la Camera Penale di Catania lo presenta nell’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche. Interverranno: Salvatore Aleo – Ordinario di Diritto Penale presso la Facoltà di Scienze Politiche, autore del libro “Dal carcere. Autoriflessioni sulla pena” e Maria Brucale - avvocato del Foro di Roma, membro del Consiglio Direttivo di Nessuno tocchi Caino, Luca Mirone – Responsabile Osservatorio Carceri della Camera Penale di Catania “Serafino Fama”.
Il 20 dicembre, alle ore 20.30, il Consiglio della Regione Lombardia lo presenta nell’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli. Moderano Umberto Folena (Avvenire) e Donatella Negri (Rai) e interverranno: Raffaele Cattaneo - Presidente del Consiglio regionale della Lombardia; Fabio Fanetti - Presidente Commissione Speciale “Situazione carceraria in Lombardia”; Ambrogio Crespi - regista del Film; Giacinto Siciliano - Direttore della Casa Circondariale di Opera. Saranno presenti Rita Bernardini, Sergio D’Elia, Elisabetta Zamparutti e Maria Brucale.
Il Docu-film “Spes contra spem – Liberi dentro” è il frutto del dialogo e della riflessione comune di detenuti e operatori penitenziari della Casa di Reclusione di Opera. Si compone di immagini e interviste con detenuti condannati all’ergastolo, il direttore del carcere e agenti di polizia penitenziaria e il capo del DAP Santi Consolo.
Il Docu-film, già presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e alla Festa del Cinema di Roma, è prodotto da Nessuno tocchi Caino e Indexway.


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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

CIAD: PARLAMENTO ABOLISCE LA PENA CAPITALE
11 dicembre 2016: il parlamento del Ciad ha adottato una riforma del proprio codice penale che abolisce la pena capitale nel Paese, oltre ad elevare da 16 a 18 anni l’età per contrarre matrimonio.
Sono stati 111 i parlamentari che hanno votato in favore del nuovo codice penale, con un solo voto contrario e quattro astenuti.
Il nuovo codice penale sostituisce quello del 1967, abolendo la pena di morte salvo che per i casi di terrorismo, considerati gli attacchi mortali di Boko Haram.
“Questo codice penale è moderno, tiene conto dei nostri costumi e dei nostri impegni a livello internazionale”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Hamid Dahalob.
Il nuovo codice tuttavia punisce l’omosessualità che non viene più considerata un crimine ma è punibile con una multa o con pena detentiva sospesa.


THAILANDIA: IL NUOVO RE CONCEDE LA GRAZIA
12 dicembre 2016: il Re della Thailandia Maha Vajiralongkorn ha concesso la grazia ad un certo numero di prigionieri per celebrare la sua recente ascesa al trono.
Ai sensi del decreto pubblicato sulla Gazzetta Reale, che entra in vigore oggi, il nuovo Re ha concesso la grazia piena ai prigionieri condannati a non più di tre mesi di carcere per reati minori; ai prigionieri liberati sulla parola; e ai prigionieri che svolgono servizio pubblico o in comunità invece di pagare multe.
Secondo il giornale The Nation, il decreto controfirmato dal primo ministro Prayuth Chan-Ocha concede la grazia anche ai detenuti disabili, non vedenti e a quelli che soffrono di disturbi mentali, di cancro, lebbra, HIV e insufficienza renale cronica.
Vengono graziati anche i prigionieri di età superiore a 60 anni che hanno scontato più di cinque anni o almeno un terzo delle loro pene detentive, nonché quelli di età inferiore a 20 anni che hanno scontato più di metà della loro condanna al carcere o che hanno meno di due anni da scontare.
In base al decreto reale, i detenuti che sono stati condannati a morte riceveranno la commutazione della pena in ergastolo.
Il Re Maha Vajiralongkorn è salito al trono il 1° dicembre, sostituendo il padre, l’ex monarca Bhumibol Adulyadej, scomparso nel mese di ottobre.
La Thailandia osserva un periodo di lutto nazionale dopo la morte dell’88enne Bhumibol e la reazione dei cittadini all’arrivo del nuovo Re è stata finora pacata, nonostante le preoccupazioni sulla stabilità del Paese a seguito della scomparsa dell'ex monarca.
La Thailandia è stata lacerata da decenni di lotte politiche e disordini e Bhumibol è stato a lungo considerato come vero e proprio simbolo di unità della nazione.


DELAWARE (USA): CORTE SUPREMA COMMUTA TUTTE LE CONDANNE A MORTE
15 dicembre 2016: la Corte Suprema di Stato del Delaware ha disposto la commutazione di tutte le condanne a morte in ergastoli senza condizionale. Lo ha deciso oggi con la sentenza Powell v. State, che è una integrazione della sentenza State v. Rauf del 2 agosto con cui ha dichiarato incostituzionale la legge capitale dello stato. Oggi ha integrato la sentenza precedente decidendo che State v. Rauf deve essere applicata retroattivamente, e sono quindi non valide tutte le condanna a morte emesse in precedenza. Questo significa che la sentenza deve essere applicata ai 13 detenuti già condannati a morte, e ai 4 in attesa di ripetizione del processo a seguito di annullamenti avvenuti in precedenza per altri motivi.
Anche nel caso lo Stato modificasse la legge per riportarla nell'alveo della costituzionalità, le commutazioni ordinate oggi dalla Corte Suprema non sono reversibili. Inoltre, da quel che si comprende, il Parlamento del Delaware non sembra intenzionato a modificare in tempi brevi la legge, ponendo il Delaware in una posizione simile a quella del confinante stato di New York, dove la legge in vigore era stata dichiarata incostituzionale dalla Corte d’Appello nel 2004, e da allora mai più emendata dal Parlamento.
Lo stato di New York viene considerato attualmente uno stato “abolizionista” nonostante la atipicità della sua posizione: non ha formalmente abolito la pena di morte, ma non ha una legge capitale in vigore. Considerato che, come già riportato da Nessuno tocchi Caino, il Procuratore Generale non aveva fatto ricorso contro la sentenza State v. Rauf, e che l’Amministrazione Penitenziaria aveva già svuotato il braccio della morte di sua iniziativa, probabilmente il Delaware si avvia verso una situazione equivalente a quella dello stato di New York, con una pena di morte non abolita formalmente, ma nemmeno in vigore.
Derrick Powell, 29 anni, nero, titolare del ricorso di oggi, era stato condannato a morte il 20 maggio 2011 con l’accusa di aver ucciso il poliziotto Chad Spicer durante un inseguimento il 1° settembre 2009.


EGITTO: IMPICCATO IL NOTO MILITANTE ISLAMISTA HABARA
15 dicembre 2016: l’Egitto ha giustiziato il noto militante islamista Adel Habara, hanno riportato i media di stato, alcuni giorni dopo la conferma definitiva della sua condanna a morte e nonostante le minacce degli islamisti di intensificare la jihad nel Paese.
Habara, 40 anni, era stato condannato a morte nel 2014 per aver ucciso 25 soldati di leva nel Nord del Sinai, nell’agosto 2013. E' stato impiccato di mattina, dopo che il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha approvato la condanna capitale, ha reso noto l’agenzia di stato MENA.
Nel luglio 2013, da capo dell’esercito, Sisi ha rovesciato il presidente democraticamente eletto del Paese, Mohamed Morsi dei Fratelli Musulmani.
I militanti affiliati allo stato Islamico hanno ucciso nel Nord del Sinai centinaia di soldati e poliziotti in attacchi che si sono intensificati da quando Sisi ha preso il potere.
Dopo che appello finale di Habara è stato respinto dalla Corte di Cassazione il 10 dicembre, i militanti avevano avvisato online il presidente Sisi di non effettuare l'esecuzione.

Habara – ha riferito la MENA - è stato prelevato dalla sua cella nel carcere di massima sicurezza di Aqrab, o Scorpione, al Cairo e portato presso la Corte di Cassazione, dove è stato impiccato in presenza di funzionari giudiziari.

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