EUTANASIA: CAPPATO "BAGNASCO RIPUDIA LO STATO DI
DIRITTO IN FAVORE DELLO STATO ETICO"
Dichiarazione di Marco Cappato, promotore della campagna
Eutanasia legale e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni
"Chi decide la linea di confine tra il legittimo e
ciò che non lo è in questioni che sono essenzialmente di tipo etico, cioè
precedono ogni autorità statale?" domanda il Presidente della CEI
Bagnasco a seguito del caso di eutanasia da parte di un minore in Belgio.
Una tale dichiarazione può indurre a ritenere che Bagnasco
stia invocando l'uscita dello Stato dalle questioni "etiche",
perché sarebbero impossibili da normare con leggi e
"procedure".
In realtà, Bagnasco disconosce il ruolo dello Stato di
diritto solo quando le leggi osano attribuire al cittadino, e in
particolare al paziente, la piena libertà e responsabilità di scelta.
Quando invece, come in Italia, le norme e le procedure sono quelle che
minacciano fino a 15 anni di carcere il medico che aiuta il malato
terminale a morire, allora Bagnasco non si lamenta dello Stato né delle
sue leggi e procedure, proprio perché sono alleati nell'imporre ciò che
lui considera "etico".
Il Presidente CEI dimostra una volta di più con queste sue
dichiarazioni di ripudiare lo Stato di diritto democratico e liberale
(che assume decisioni come quella del Belgio per la legalizzazione
dell'eutanasia) e di preferire che si mantenga lo Stato Etico attraverso
legislazioni che sono in vigore in Paesi come l'Italia.
Info: 3490916868
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