Isis: bombardamenti dei caccia italiani in Iraq "solo ipotesi"
Pinotti: 'Eventuale decisione con alleati e dopo vaglio Parlamento'
Le azioni di bombardamento dei caccia italiani in Iraq "sono solo ipotesi da valutare assieme agli alleati e non decisioni prese che, in ogni caso, dovranno passare dal Parlamento". Lo afferma il ministero della Difesa "in merito a indiscrezioni di stampa".
Pinotti, su nuovi compiti Italia parola al Parlamento - Il ministro della Difera Roberta Pinotti, intervistata dal Tg1, ha detto che "nella lotta all'Isis in Iraq c'e' sempre stata: siamo ad Erbil, siamo a Baghdad, ci siamo con i nostri addestratori, con i carabinieri e con aerei da ricognizione che partecipano all'operato della coalizione. Eventuali diverse esigenze, sulla base del rapporto con gli alleati e con il governo iracheno - ha aggiunto il ministro - verranno valutate ma certamente passeranno al vaglio del Parlamento".
Alfano, non si può non passare dal Parlamento - Quella dei bombardamenti dei caccia italiani in Iraq "allo stato è solo un'ipotesi, va discussa con gli alleati e non si può non passare dal Parlamento". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al programma 'Dimartedì' su La7. "Noi - ha ricordato il ministro - in Iraq ci siamo già perchè quel Governo ci ha chiesto un aiuto ed è legittimato dalla comunità internazionale. La Siria - ha aggiunto - è invece un altro discorso, bisogna evitare di mettere una toppa peggiore del buco e pensare a cosa è successo in Libia". "Insieme alla comunità mondiale - ha sottolineato Alfano - siamo in guerra contro il terrorismo, abbiamo a che fare con un criminale megalomane, l'autoproclamato Califfo, che tiene prigioniero un Dio come legittimazione per uccidere le persone".
Dopo l'articolo del Corriere della Sera che parla del via libera dei bombardamenti italiani contro l'Isis in alcune zone dell'Iraq, nell'ambito della coalizione occidentale contro il califfato, il presidente della commissione Difesa del Senato Nicola Latorre, intervistato dal Gr3, inquadra così la questione: "Come è noto l'Italia è parte di una coalizione internazionale, è già impegnata con un'azione non attiva in termini di bombardamento, ci è stata fatta una richiesta in tal senso e naturalmente il Governo dovrà valutare questi aspetti e soprattutto preventivamente informare il Parlamento. Allo stato non c'è nessuna decisione di questo tipo". Quindi sottolinea Latorre le regole di ingaggio "non sono cambiate".
Siria: la Nato insiste, la Russia non attacca l'Isis - "L'azione militare della Russia in Siria preoccupa la Nato" non solo per le violazioni dello spazio aereo turco, ma "anche perché" gli aerei russi "non attaccano l'Isis ma i gruppi dell'opposizione che combattono l'Isis ed anche i civili". Lo dice il segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg.
Nato, seria violazione spazio aereo, non un incidente - "Per noi non è stato un incidente, ma una seria violazione". Lo dice il segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg, parlando di "due" sconfinamenti di jet russi in Turchia nel fine settimana. "E' la prova che non è stato un incidente", aggiunge Stoltenberg.
Isis: armi chimiche, Opac invierà esperti in Iraq - L'Opac invierà suoi esperti in Iraq per investigare sulle accuse di ripetuto uso di armi chimiche nel paese. Lo ha annunciato stamani il direttore generale dell'Opac, Ahmet Uzumcu. Secondo fonti Usa ed europee, l'Isis avrebbe usato armi chimiche, tra cui l'iprite, contro esercito iracheno e peshmerga curdi.
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