sabato 16 maggio 2015


NESSUNO TOCCHI CAINO
no alla pena di morte nel mondo...............,.




1.  LA STORIA DELLA SETTIMANA : DONA IL 5 X 1000 A NESSUNO TOCCHI CAINO 2.  NEWS FLASH: RUSSIA: DUMA RESPINGE ISTITUZIONE DELLA PENA DI MORTE PER TERRORISMO 3.  NEWS FLASH: MALESIA: DUE INDONESIANI LIBERATI DAL BRACCIO DELLA MORTE 4.  NEWS FLASH: PAKISTAN: PRIGIONIERO IMPICCATO NEL CARCERE DI MACHH 5.  NEWS FLASH: MALDIVE: DUE RAGAZZI DI 16 ANNI CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO 6.  I SUGGERIMENTI DELLA SETTIMANA :


DONA IL 5 X 1000 A NESSUNO TOCCHI CAINO
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Per saperne di piu' : http://www.nessunotocchicaino.it

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NESSUNO TOCCHI CAINO - NEWS FLASH

RUSSIA: DUMA RESPINGE ISTITUZIONE DELLA PENA DI MORTE PER TERRORISMO
12 maggio 2015: la Duma di Stato russa ha respinto in prima lettura l'iniziativa del membro del Partito Liberal Democratico Roman Chudjakov sull'istituzione della pena capitale per terrorismo.
Il deputato aveva suggerito di emendare gli articoli 78, 83, 87, 88 e 205 del Codice Penale russo. A suo parere, «c'è una notevole distanza nella legislazione penale tra il grado di pericolosità sociale del crimine commesso e la pena prevista." "Più della metà dei cittadini è favorevole all'istituzione della pena di morte per terrorismo, mentre la legislazione penale non lo prevede", ha detto Khudyakov secondo quanto riportato dall’agenzia ITAR TASS.
La Commissione della Duma sulla Legislazione Civile, Penale, Arbitrale e Procedurale si è comunque espressa contro gli emendamenti. La Commissione ha concluso che lo spirito dell'iniziativa va contro l'attuale legislazione e gli impegni internazionali della Russia, in particolare, al Sesto protocollo alla Convenzione Europea per la Protezione dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali, relativo all’abolizione della pena di morte. (Fonti: News.Az, 13/05/2015) Per saperne di piu' :

MALESIA: DUE INDONESIANI LIBERATI DAL BRACCIO DELLA MORTE
9 maggio 2015: due cittadini indonesiani recentemente liberati in Malesia dal braccio della morte sono in procinto di tornare nel loro Paese, ha reso noto il Ministero degli Esteri indonesiano.
Maharani e Surya Darma Putra sono stati liberati dopo che i giudici della Corte Federale di Putrajaya, in Malesia, il 7 maggio hanno respinto la richiesta di condanna capitale avanzata dal procuratore in un caso di traffico di droga.
"Dopo questo verdetto, l'ambasciata indonesiana di Kuala Lumpur si sta occupando dei documenti affinché Maharani e Surya Darma Putra possano tornare in Indonesia", ha detto l'ambasciata in un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa Antara.
Maharani e Surya furono arrestati in un appartamento di Ampang Hilir, Kuala Lumpur, nel giugno 2009 per il possesso di 1.170,9 grammi di eroina e 198,35 grammi di morfina.
Un pakistano di nome Naseem Haider e un indiano di nome Sunita furono arrestati insieme ai due indonesiani.
Nella prima fase del processo, i quattro furono condannati a morte.
Tuttavia, l'Alta Corte di Kuala Lumpur ha eliminato le condanne a morte per mancanza di prove sulla proprietà delle droghe e le intenzioni delle quattro persone.
Il procuratore si è quindi rivolto alla Corte d'Appello che però ha preso una decisione simile a quella dell’Alta Corte di Kuala Lumpur.
Il Tribunale Federale di Putrajaya ha infine rafforzato la decisione, liberando i due cittadini indonesiani. (Fonti: The Jakarta Post, 09/05/2015) Per saperne di piu' :

PAKISTAN: PRIGIONIERO IMPICCATO NEL CARCERE DI MACHH
12 maggio 2015: il prigioniero del braccio della morte pakistano Saulat Mirza è stato giustiziato alle 4:30 di mattina nel carcere di Machh in relazione gli omicidi dell'ex amministratore delegato della compagnia KESC Shahid Hamid, del suo autista e di una guardia, commessi nel 1997.
L’impiccagione di Saulat Mirza porta a 101 il numero totale di esecuzioni da quando il Pakistan ha revocato la moratoria autoimposta sulla pena di morte nel dicembre 2014, dopo il massacro dei Talebani in una scuola a Peshwar.
Con un’ambulanza il corpo del giustiziato è stato spostato dal carcere a Quetta, poi nel pomeriggio un volo della Pakistan International Airline (PIA) lo porterà fino a Karachi.
Le misure di sicurezza sono state rafforzate intorno al carcere in occasione dell’impiccagione, che è avvenuta alla presenza del magistrato Hidayatullah.
L’11 maggio Saulat Mirza ha incontrato la sua famiglia per l'ultima volta, il giorno prima della sua esecuzione.
Fratelli, sorelle e nipoti di Saulat sono stati tra i parenti giunti al carcere di Machh per incontrare il detenuto pluriomicida.
Secondo fonti della prigione, tra i 25 e i 30 parenti hanno incontrato Saulat, in gruppi di sei, in una stanza del carcere.
A distanza di anni dal crimine, il caso dell’omicidio dell’ad della KESC MD attirò ancora una volta l'attenzione dei media quando il killer reo confesso Saulat Mirza, legato al partito MQM, fece rivelazioni sorprendenti in un video diffuso alcune ore prima della sua prevista esecuzione a marzo.
La sua impiccagione è stato rinviata più volte da quando i canali televisivi hanno messo in onda la sua dichiarazione video, in cui ha sostenuto che l’omicidio dell’ad gli fu ordinato dal capo del MQM Altaf Hussain, che nega invece ogni coinvolgimento nell’uccisione.
La moglie del prigioniero condannato, Nighat Malik, aveva chiesto di rinviare l'esecuzione di altri 2-3 mesi, sostenendo che il marito è un testimone chiave necessario per appurare la verità.
Tuttavia la scorsa settimana, l'Alta Corte di Sindh ha respinto la petizione volta a rinviare l'esecuzione di Saulat e riaprire il caso.
Un tribunale antiterrorismo di Karachi questo mese ha emesso un nuovo e definitivo ordine di esecuzione. (Fonti: pakistanherald.com, 12/05/2015) Per saperne di piu' :

MALDIVE: DUE RAGAZZI DI 16 ANNI CONDANNATI A MORTE PER OMICIDIO
11 maggio 2015: il Tribunale dei Minori delle Maldive ha condannato a morte due ragazzi di 16 anni accusati di omicidio.
Uno dei minori è stato accusato di aver ucciso Hussein Waheed, mentre l'altro è stato accusato di complicità nel crimine. Uno avrebbe colpito a morte la vittima, mentre l'altro avrebbe aiutato l’omicida a fuggire sulla sua moto.
Entrambi gli imputati si sono dichiarati innocenti. Tuttavia, secondo il verdetto della Corte, quattro persone hanno testimoniato contro il giovane accusato di omicidio e tre contro il minorenne accusato di favoreggiamento.
La famiglia di Waheed ha chiesto che i colpevoli fossero condannati a morte.
Questa è la seconda condanna a morte emessa dal Tribunale dei Minori dal 27 aprile 2014, quando sono entrate in vigore norme dettagliate sull’applicazione della pena di morte, anche nei confronti di autori di reato minorenni al momento del fatto.


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