martedì 29 dicembre 2015

GRILLINI SENZA MEMORIA E SENZA VERGOGNA......



Questi Grillini non avendo nessuna tradizione politico-culturale a cui fare riferimento, salvo ovviamente i VAFFA DEL LORO CAPO, si appropriano indebitamente di figure che sono lontane da loro anni luce. Di FALCONE E BORSELLINO ne abbiamo parlato ampiamente in un mio precedente post. SANDRO PERTINI partigiano e socialista.......si socialista avete capito bene...era uno di quelli che il Signor Grillo voleva mandare in galera, il Grillo demitiano....Pertini ora è diventato una loro icona e se ben ricordo che tipo era il nostro presidente.....col caratterino forte che si ritrovava questi banditelli di grillini li avrebbe presi a calci in culo e a pipate in testa. Loro con la faccia di bronzo che si ritrovano e da bravi svergognati non se ne curano minimamente. Leggete per cortesia la vera biografia di Sandro Pertini gentiluomo inflessibile. A proposito fu lui a dare l'incarico a Craxi di formare il primo governo a guida socialista e fu ancora lui a dare l'incarico a Spadolini di formare il primo governo che non avesse come presidente un DC. Tanto per rinfrescarvi la memoria......

lunedì 28 dicembre 2015


IL GIORNO DELLA MEMORIA
Il 27 gennaio di ogni anno si celebra il Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio del popolo ebraico da parte del Regime Nazista.
Ma il popolo ebraico non fu l'unica vittima delle crudeltà commesse dal Regime Nazista. Tra il 1933 e il 1945 migliaia di altri esseri umani vennero perseguitati,deportati nei campi di concentramento e sterminati.
In particolare furono deportati e sterminati oltre 15.000 OMOSESSUALI, 10.000 TESTIMONI DI GEOVA, 500.000 ROM E SINTI oltre a DISABILIOPPOSITORI POLITICI.
La nostra Società non può dimenticare uomini,donne,bambini appartenenti a questi gruppi crudelmente sterminati dal Regime Nazista. Per questi motivi, riteniamo sia doveroso integrare la legge che istituisce il Giorno della Memoria ( 20 luglio 200,n.211) nominando gli altri gruppi perseguitati che non sono stati esplicitamente nominati nel testo. Farne menzione significa riconoscerli, farli vivere nella memoria e contribuire,anche in questo modo, a superare quelle forme di razzismo che ancora oggi vedono questi gruppi sociali vittime di discriminazione di matrice razzista.

domenica 27 dicembre 2015

paragoni improponibili.....................



Ieri il solito ineffabile Grillino ha pubblicato una foto con da una parte i magistrati uccisi dalla mafia Falcone e Borsellino e dall'altra i due giovanottini DI Maio Battista. Queste persone così diverse tra loro come statura morale venivano accomunate dal fatto di essere onesti. Io non sto a giudicare sull'onestà delle persone, ma accomunare due eroi, due martiri barbaramente uccisi perchè stavano combattendo con successo la mafia, con due ragazzotti nulla facenti che grazie a poche decine di voti raccolti sul blog di Grillo si trovano in parlamento lautamente stipendiati da tutti noi è eticamente da biasimare. Non mi risulta che il loro operato meriti di essere ricordato dai libri di storia. Un noto giornale americano classifica Di Battista come il più grande pataccaro, questo non è sicuramente un gran titolo di merito. Confrontare l'operato di due nullità come i Di Battista e i Di Maio con due eroi che assieme alle loro scorte hanno dato la vita per un'Italia libera da ogni forma di criminalità è un''operazione fortemente immorale. Cari Grillini vi dovreste vergognare per la vostra insensibilità ed immoralità. E voi vorreste governarci ????? VERGOGNA, VERGOGNA VERGOGNA !!!!!!!!!
POTPOURRI di guido michi


Oggi mi è stato taggato sul mio profilo Facebook un filmatino propagandistico del M5S, sinceramente non so il motivo per cui è stata fatta questa operazione. Per una forma di ritorsione nei miei riguardi ??? Per indottrinarmi sui contenuti del pensiero grillino ???? Non lo so e sinceramente non è che mi interessi molto saperlo. Siamo in democrazia ma sopratutto credo di essere sufficientemente tollerante da rispettare le idee altrui e sapermi confrontare con tutti e con tutto. Quando guardando questo filmatino.....come dicono a Roma ????? Coatta ????? Si proprio Coatta !!!! Insomma l'interprete del film era quella coatta della Taverna.......qui si supera ogni limite di sopportazione, poveretto me..... cosa sono costretto a vedere......... Essere democratici ???? Ok va bene !!!!! Essere tolleranti ???? Ancora meglio !!!!! Ma masochisti no ancora a quel livello non ci sono arrivato....in questo caso sono limitato e me ne rendo conto, ma la sopportazione ha un limite anche per uno come me. Sarà per la prossima volta...... quando il mio stomaco sarà in grado di sopportare anche la prova TAVERNA. 
Visto che quel gran pensatore di Casaleggio vuole abolirlo ecco il mio vero unico eroe.

sabato 26 dicembre 2015

A FIRENZE SI USA DIRE.....
CENCIO DICE MALE DI STRACCIO.


Questi grillini o penta non so che cosa..... si permettono di dare del cretino e/o deficiente ai loro avversari politici. Solo chi appartiene ai 5 Stelle è meritevole di essere considerato intelligente o giù di lì.
Parliamo un po' di un certo DI MAIO.......nato nel 1986 in quel di Avellino..... è fuori corso da una vita della facoltà di giurisprudenza.... all'inizio della sua carriera universitaria si era iscritto alla facoltà di Ingegneria senza lasciare tracce indelebili del suo passaggio. Nulla facente, se non era per Grillo ed il movimento Penta Stellato che con 190 voti o giù di lì lo ha portato in parlamento, a quest'ora era a riscuotere la paghetta di quel fascista di papi Di Maio. Visto così non mi sembra che questo personaggio, che in molti vorrebbero quale nostro futuro presidente, sia un genio o una intelligenza particolarmente vivida, ma si sa che in un modo fatto di quozienti intellettivi pari a quelli di una gallina un personaggio così modesto possa apparire come un incrocio tra Enstein e Leonardo. In una società di ciechi chi ci vede un po' da un occhio è un fenomeno. E' proprio vero il detto fiorentino........" CENCIO DICE MALE DI STRACCIO "
Se questi dovessero governare il nostro povero paese......scappiamo che è meglio.

venerdì 25 dicembre 2015

3-4 ottobre 1925
la notte di san bartolomeo  
delle violenze perpetrate dai fascisti a firenze



Venuta meno la paura del bolscevismo, le squadre fasciste dovevano costruirsi un nemico nuovo, e lo individuarono nei massoni, o meglio negli esponenti del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, l’obbedienza massonica che dopo aver guardato con un certo favore al fascismo nascente aveva poi sposato una linea di decisa opposizione. L’altra istituzione liberomuratoria, la Gran Loggia d’Italia di Piazza del Gesù, era infatti schierata al fianco del duce e contava fra i suoi affiliati non pochi fascisti di primo piano: fra gli altri Italo Balbo e Roberto Farinacci, segretario nazionale del Pnf. Il bersaglio degli squadristi, in senso più lato, era l’antifascismo borghese e laico, quello degli intellettuali e dei professionisti, che proprio a Firenze aveva uno dei suoi centri più vitali. Era qui, non a caso, che nei mesi precedenti si era  pubblicato il giornale clandestino «Non mollare», fra i cui redattori vi erano Ernesto Rossi e i fratelli Carlo e Nello Rosselli.

Dalle parole si passò subito ai fatti. Fin dalla sera del 26 settembre cominciarono le aggressioni e i pestaggi contro i massoni, o comunque contro individui sospettati di esserlo. Le violenze s’intensificarono nei giorni successivi fino a toccare il culmine nella notte fra il 3 e il 4 ottobre, quando le squadracce scatenarono una terribile rappresaglia per vendicare la morte di uno dei loro, Giovanni Luporini, rimasto ucciso, probabilmente da «fuoco amico», mentre capeggiava una spedizione contro il massone Napoleone Bandinelli. Nell’azione perse la vita Giovanni Becciolini, anch’egli massone, che era accorso in difesa di Bandinelli, suo vicino di casa. I fascisti lo finirono a bastonate e a colpi di revolver.


Gaetano Pilati (immagine tratta dal sito della Fondazione Turati)
Un altro gruppo, poco dopo mezzanotte, si recò a casa dell’avvocato Gustavo Consolo (o Console), pure lui massone, già denunciato da «Battaglie fasciste» come uno dei distributori del «Non mollare». Fu ammazzato a revolverate di fronte alla moglie e ai figli. Infine toccò all’ex deputato Gaetano Pilati, figura di spicco del socialismo fiorentino, anche lui impegnatosi con entusiasmo nella diffusione del periodico antifascista. Imprenditore edile, Pilati dal 1913 era presidente della Sms «Andrea Del Sarto» e dal 1921 segretario provinciale del Psi. Non valse a garantirgli il rispetto degli squadristi neppure il fatto di essere un mutilato di guerra. Ferito gravemente, morì dopo tre giorni di agonia all’Ospedale di S. Maria Nuova.

In quella stessa notte, poi ricordata come «la notte di San Bartolomeo», vennero assaltate le abitazioni di altri antifascisti. Alcuni si salvarono perché assenti, altri perché riuscirono a fuggire: ma le loro case vennero devastate. «Chi stava a Firenze in quei giorni – avrebbe scritto trent’anni dopo Gaetano Salvemini– attesta che le strade centrali delle città furono sgombrate a colpi di manganello; i caffè chiusi, i teatri invasi, le rappresentazioni sospese. Gli studi di tredici avvocati e di un ragioniere, una sartoria e sette botteghe furono messi a sacco nel centro di Firenze; i mobili gettati nelle strade e dati al fuoco: dalle colline intorno a Firenze si vedevano levarsi colonne di fumo. Questo a poca distanza dalla prefettura, dalla questura e dal comando dei carabinieri. I tutori dell’ordine brillarono sempre per la loro assenza».
Di quelle tragiche giornate, che Vasco Pratolini avrebbe rievocato in alcune delle pagine più belle delle sue Cronache di poveri amanti, restò una traccia indelebile, scolpita nella memoria collettiva della città. Ma l’eco delle violenze travalicò i confini cittadini e regionali, ed ebbe importanti ripercussioni a livello politico nazionale. Mussolini, infuriato, convocò in fretta il Gran Consiglio, che si riunì la sera del 5 ottobre. Per poco, disse, non si era fatto di Pilati «un secondo Matteotti», per giunta sotto gli occhi di migliaia di inglesi e americani, la folta colonia straniera che popolava Firenze. Per il regime, che specie di fronte all’opinione pubblica internazionale intendeva adesso presentarsi con il suo volto più moderato, il danno era enorme. La reazione fu immediata: sui fatti di Firenze partirono tre inchieste e nel giro di pochi giorni prefetto e questore vennero rimossi. Italo Balbo, spedito dal partito a rimettere ordine nel fascio fiorentino epurandolo degli elementi più estremisti, esaurì il suo compito alla fine di ottobre: 51 fascisti furono espulsi e alla guida della federazione provinciale e del fascio cittadino vennero collocati esponenti dell’ala moderata di estrazione liberale. Tullio Tamburini, l’uomo forte del fascio locale, il principale ispiratore e artefice dell’ondata di violenze, fu allontanato da Firenze e inviato in Libia.
Quando tuttavia si trattò di individuare e condannare i responsabili delle aggressioni e degli omicidi, la giustizia fascista si mostrò assai meno inflessibile. Dei dieci inquisiti per l’assassinio di Becciolini, otto furono assolti per mancanza di prove e solo due condannati: ma non per omicidio, bensì per «ferite gravi». Becciolini, commentò sarcastico Salvemini, «non era stato ucciso, ma ferito gravemente; poi era morto di suo». I quattro fascisti rinviati a giudizio per l’assassinio di Pilati e i sette per l’assassinio di Consolo furono tutti assolti. A nulla servì la coraggiosa testimonianza della vedova di Pilati, Amedea Landi, che nonostante le intimidazioni si era presentata in tribunale e aveva riconosciuto gli assassini. Alla sua memoria nel 1992 è stata assegnata una medaglia d’oro al valor civile.

giovedì 24 dicembre 2015

POTPOURRI DI guido michi
cosa sono i grillini ?????


La differenza che corre tra uno come me ed un grullino......scusate volevo dire un grillino.....anzi un penta stellato suona meglio così via......la differenza è che tutto sommato io sono un uomo libero da ogni forma di condizionamento i PENTA no!!!!! Se prima non ascoltano il verbo Grillino non sanno cosa dire e cosa pensare io nel bene e nel male un pensiero ce l'ho un idea ce l'ho una mia personalità ce l'ho. Mi ricordano i fascisti che dovevano sentire prima le parole d'ordine di Benito o i vecchi comunisti che dovevano prima leggere l'UNITA' e poi erano in grado di avere un'idea che non era la loro......ovviamente. Lo sapete un po' mi fanno tanta ma tanta pena......poveretti non sanno cosa si perdono......si sono proprio dei poveretti, senza una personalità, senza un idea originale senza un cervello proprio.....non sanno davvero cosa perdono. Io sinceramente ho cercato una forma di dialogo con questi fenomeni ma il risultato è stato infausto, sarò un po' volgare e scusate il francesismo spinto ma parlare con uno di loro è impossibile......ragiona meglio il mio culo che un PENTA STELLATO. Contenti loro contenti tutti anche se il rischio di una loro, speriamo di no, vitoria elettorale ci manda nella cacca tutti. LIVORNO, PARMA ecc. docet..................

mercoledì 23 dicembre 2015

Eraclito - panta rei



Diceva Eraclito, più di duemila anni fa, che non ci si bagna mai due volte nella stessa acqua di un fiume. Dicevano i Greci sempre più di duemila anni fa che l’ "adunaton", l’impossibile per eccellenza, è che ciò che è avvenuto possa non essere avvenuto. Ogni nostro istante non è mai uguale all’altro e noi non siamo mai gli stessi da un istante all’altro, da un tempo all’altro. Tutto cambia dentro e fuori di noi anche se non sempre riusciamo a percepire questo continuo cambiamento. La cosa più appariscente di noi, il nostro corpo, da un istante all’altro è sempre diverso e noi viviamo in questa continua diversità e di questa continua diversità. In noi nasce e muore qualcosa in ogni momento della nostra esistenza ed in ogni momento noi non siamo più quello che eravamo un momento prima, il nostro corpo è cambiato, la nostra mente è cambiata, il nostro pensiero è un altro pensiero che lo si voglia o no. Perdiamo cellule del nostro corpo perdiamo neuroni del nostro cervello che non torneranno mai più, perdiamo ricordi sommersi da altri continuamente sorgenti che si sovrappongono pronti anch’essi a sparire nel nulla, nel vuoto della nostra memoria e gli stessi che crediamo di conservare sono diversi da un momento all’altro. Per quanto grande sia quello che noi chiamiamo memoria, essa non è mai capace di trattenere fermare per un attimo il nostro continuo divenire. Tutti gli eventi sono continuamente mutevoli come il paesaggio che ci corre via veloce da un finestrino di un treno e del quale ben poco riusciamo a trattenere. Un po’ di anni fa ne ebbi questa precisa sensazione in un particolare momento. Mi trovavo un giorno nell’isola di Giava sulla costa sud orientale ed era verso il tramonto. Avevo lasciato la via asfaltata e mi ero addentrato a piedi in un sentiero appena segnato in una fitta vegetazione equatoriale per cercare le rive di un fiume che non doveva essere molto distante. Non c’era nessun motivo per farlo se non la curiosità di vedere qualcosa che supponevo ci fosse, qualcosa che era semplicemente un fiume, un fiume come un altro, come tanti altri fiumi. Ma volevo vedere proprio quello. Dopo un tortuoso percorso del sentiero in un mondo di ombre sempre più fitto, nel silenzio profondo che spesso precede il calare del sole, arrivai improvvisamente sulla riva fra la fitta vegetazione, uscendo nella luce. Non c’era neppure la sponda del fiume perché le piante sorgevano dall’acqua nascondendola completamente e dovetti attaccarmi ad un piccolo albero per non scivolare. La corrente era veloce, molto veloce e l’acqua di color grigio cupo come il cielo che si rispecchiava, si frangeva in superficie in un infinità di sottili rivoli che intrecciandosi fra loro, componendosi e ricomponendosi in mille modi, creavano una serie di disegni in continua mutazione che l’occhio percepiva ed immediatamente perdeva senza possibilità di fermarne uno, di individuarlo e ricordarlo. Un silenzio assoluto, Il moto stesso dell’acqua non produceva neppure un leggero fruscio. Gli uccelli che fino a pochi istanti prima mi avevano accompagnato con il loro canto ora tacevano. Non so quanto tempo sono rimasto là, forse un secondo o forse un’ora. In quegli istanti guardavo l’immobilità del moto e questa espressione contraddittoria solo in apparenza, mi ha accompagnato poi per tutti gli anni seguenti e l’immagine più ?vera? dell’immobilità del moto che non oso chiamare eterno perché ancora non ho compreso il significato di questa parola. Ma mentre, attaccato al mio albero, quasi sospeso sull’acqua che fuggiva via dai miei sensi verso una dimensione irraggiungibile, improvvisamente alle mie spalle il ?tempo? irruppe con la violenza della sua inesorabilità, con il suo ?verbo?, con il suo suono, riempiendo anche gli angoli più nascosti della boscaglia ma anche le mie fibre più interne. Il suono di una enorme campana invisibile era esploso improvviso e le vibrazioni si propagavano attorno e si prolungavano verso un tempo ed uno spazio inesauribile ed indefinibile senza direzione. Non sapevo che era una campana, una enorme campana di bronzo che avrei trovato di lì a poco sulla via del ritorno e che percossa con una grossa mazza di legno emanava quel suono basso e profondo che vibrava a lungo nella foresta. Lungo il sentiero del ritorno c’era una tettoia nascosta nel folto della vegetazione, costruita con grossi tronchi che sorreggevano la grande campana e ne sopportavano il peso. Era lì da gran tempo e chi passava poteva far risuonare il suo richiamo. Provai anch’io ed ascoltai il suono che si diffondeva ed espandeva, sommergendo come una ondata tutto attorno e provai ad immaginare verso chi quel mio messaggio fosse diretto nel e fuori del tempo.
Mi ricordai di Eraclito, mi ricordai di me stesso e di come cambiavo continuamente e di come non fossi mai, in ogni istante lo stesso come quelle piccole onde che il ramo di una pianta generava in continuazione sull’acqua mai uguali una all’altra mai uguali a se stesse.
IO......
A volte vorrei non esserci mai, oppure esserci ma restare invisibile;
Vorrei potere tutto, anche l'impossibile…
A volte vorrei volare e non smettere mai di sognare,
Vorrei che mi capissero senza bisogno di parlare;
Vorrei che tutto il mondo fosse più buono
E che le cose non fossero come invece sono;
Perché purtroppo è ben diversa la realtà:
Mi piaccia o non mi piaccia, io ....SON QUA

martedì 22 dicembre 2015

POTPOURRI di guido michi



UNA VOLTA CORRE IL LUPO UN'ALTRA LA VOLPE

E' un modo di dire che mi consente di affrontare il problema di coloro che sono stati truffati con le cosi dette obbligazioni subordinate vendute dalle famose quattro banche a clienti diciamoci la verità un po' superficiali e molto ingolositi dagli altI rendimenti. Queste persone quando semestralmente staccavano le cedole dei titoli per incassare ottimi interessi non si ponevano il problema se questi erano più o meno solidi. Certamente no l'importante era fare un buon guadagno, se poi i titoli non erano solidi qualcuno alla fine avrebbe provveduto. Ad Arezzo che la banca Etruria non se la passasse bene, mi dicono, lo sapessero anche le belle ed antiche pietre della città della giostra del Saracino, nonostante ciò questi titoli tossici venivano messi sul mercato perchè esistevano persone che li acquistavano volentieri. Perchè????? Per gli alti rendimenti ottenuti è ovvio no ????? Le persone truffate si giustificano dicendo che non erano a conoscenza della pericolosità del loro investimento.....vorrei ricordare che la legge non ammette l'ignoranza sopratutto quando vengono firmati dei documenti. Bisogna leggere ciò che si firma e sopratutto sapere il reale contenuto di ciò che si firma e se uno non è capace di capire ci si deve affidare a degli esperti. Queste sono giustificazioni che non hanno nessun fondamento di carattere giuridico a meno che la firma non sia stata estorta con il dolo e con l'inganno, in questo caso c'è una istituzione che si chiama magistratura e gli estorsori si possono denunciare per truffa. Quando si fanno certi investimenti ad alto rischio una volta corre il lupo ed un'altra la volpe. Quando andavano in banca sorridenti ad incassare ottimi interessi correvano loro quando si sono ritrovati in tasca carta straccia corrono altri, questa è la vita, esiste nel mondo degli affari un rischio di investimento e loro lo hanno percorso sia nel bene che nel male. Ricordiamoci dei Bond Parmalat e Cirio. Mi si dice che questi investitori si sono rivolti anche al Papa.......vuoi vedere che i soldi escono dallo IOR, non si sa mai. Queste persone che si sono fatte truffare stanno facendo manifestazioni per ottenere che lo stato gli rimborsi i denari perduti.....se ciò avvenisse sarebbe realizzato anche con i miei soldi ed allora, in questo caso, sarò io e persone come me, a protestare per questa palese ingiustizia. Si darebbe vita ad un principio perverso, per cui tutti coloro che dovessero perdere denaro a seguito di investimenti azzardati, potranno chiedere di essere rimborsati dalla comunità e questo non va, non va non va !!!!!
Un grande traguardo raggiunto, grazie a te
non vedi bene questa email? clicca qui



GUIDO,
La maratona mondiale di raccolta firme si è appena conclusa.

Grazie al tuo aiuto abbiamo raggiunto 138.342 firme online!


Phyoe Phyoe ha voluto ringraziare ogni persona che si è mobilitata per lei:

"Ricevere lettere mi aiuta tantissimo per quello che stiamo facendo. Ho cominciato a notare che il mondo ci sta guardando e tifa per noi - non siamo soli.
Ringrazio molto tutti coloro che sostengono me e il nostro movimento. Anche se non riusciamo ancora a vedere miglioramenti da parte del governo, tutto questo può influenzare la loro mentalità. Le persone hanno inviato lettere motivanti, lettere di sostegno, lettere su animali carini, lettere sui loro bei paesi, lettere sui loro belli e simpatici animali domestici e delle belle poesie.
Le vostre lettere non sono solo lettere, ma sono anche grandi regali e grande forza non solo per gli studenti, ma anche per il futuro della Birmania".

Sono stati giorni intensi durante i quali persone comuni, artisti, testimonial, attivisti si sono uniti in una grande corsa virtuale per salvare la vita di cinque persone: Yecenia, Zunar, Rania, Phyoe Phyoe e Maria. Rivivi i momenti più emozionanti della maratona.


Rettangolo arrotondato: IL DIARIO DELLA MARATONA

Amnesty continuerà a chiedere giustizia per tutte le persone che nel mondo vedono calpestati i loro diritti, resta al nostro fianco.



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domenica 20 dicembre 2015

POTPOURRI di guido michi



Cardinal Bertone donerà al Bambin Gesù 150mila euro. 
"Pagherò a rate, non un risarcimento ma una donazione"

Consentitemi una semplice anzi due semplici domande......ma questi signori non hanno fatto per caso un voto di povertà ?????
Il Papa questo Papa invece di fare delle belle prediche sulla chiesa che deve essere riformata e purgata dai troppi scandali, passasse dalle vuote parole alla concretezza dei fatti mandando questi preti mondani in qualche sperduta e povera missione a predicare il vangelo agli ultimi del mondo. Non sarebbe questo un modo concreto per mostrare la vera volontà di riformare questa chiesa ricca di soldi ma povera di vera carità????? Mi sa che anche lui sia bravo a parlare tanto per gettare un po' di fumo negli occhi della gente un po' credulona !!!!!!!!

sabato 19 dicembre 2015

POTPOURRI di guido michi

corsi e ricorsi della storia




Questo è il programma politico dei Fasci Da Combattimento datato 1919 piazza San Sepolcro Milano. Vi ricorda qualche partito o movimento attuale ????? Un bellissimo programma che entusiasmò anche un certo Antonio Gramsci che sul giornale Ordine Nuovo affermò " facciamo nostro questo straordinario programma " Di tutto ciò che cosa fu realmente concretizzato ??? Niente di niente. Corsi e ricorsi della storia.


Ecco il programma nazionale di un movimento sanamente italiano.
Rivoluzionario perché antidogmatico e antidemagogico; fortemente innovatore, perché antipregiudizievole. Noi poniamo la valorizzazione della guerra rivoluzionaria al di sopra di tutto e di tutti.
Gli altri problemi: burocrazia, amministrativi, giuridici, scolastici, coloniali ecc. li tracceremo quando avremo creato la classe dirigente.
Per questo noi vogliamo per il problema politico:
a) Suffragio universale a scrutinio di lista regionale con rappresentanza proporzionale, voto ed eleggibilità per le donne.
b) Il minimo di età per gli elettori abbassato ai 18 anni; quello per i deputati abbassato ai 25 anni.
c) L'abolizione del Senato.
d) La convocazione di una Assemblea Nazionale per la durata di tre anni, il cui primo compito sia quello di stabilire la forma di costituzione dello Stato.
e) La formazione di Consigli nazionali tecnici del lavoro, dell'industria, dei trasporti, dell'igiene sociale, delle comunicazioni ecc. eletti dalle collettività professionali e di mestiere, con poteri legislativi, e col diritto di eleggere un Commissario generale con poteri di Ministro.
Per il problema sociale noi vogliamo:
a) La sollecita promulgazione di una Legge dello Stato che sancisca per tutti i lavoratori la giornata legale di otto ore di lavoro.
b) I minimi di paga.
c) La partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori al funzionamento tecnico dell'industria.
d) L'affidamento alle stesse organizzazioni proletarie (che ne siano degne moralmente e tecnicamente) della gestione di industrie o servizi pubblici.
e) La rapida e completa sistemazione dei ferrovieri e di tutte le industrie dei trasporti.
f) Una necessaria modificazione del progetto di legge di assicurazione sull'invalidità e sulla vecchiaia, abbassando il limite di età proposto attualmente da 65 anni a 55 anni.
Per il problema militare noi vogliamo:
a) L'istituzione di una milizia nazionale con brevi periodi d'istruzione e compito esclusivamente difensivo.
b) La nazionalizzazione di tutte le fabbriche di armi e di esplosivi.
c) Una politica estera nazionale intesa a valorizzare nelle competizioni pacifiche della civiltà la nazione italiana nel mondo.
Per il problema finanziario noi vogliamo:
a) Una forte imposta straordinaria sul capitale a carattere progressivo, che abbia la forma di vera e propria espropriazione parziale di tutte le ricchezze.
b) Il sequestro di tutti i beni delle Congregazioni religiose e l'abolizione di tutte le mense vescovili, che costituiscono una enorme passività per la Nazione, e un privilegio di pochi.
c) La revisione di tutti i contratti di forniture di guerra ed il sequestro dell'85% dei profitti di guerra.
Comunicato
Associazione Luca Coscioni
per la libertà di ricerca scientifica.
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Ufficio Stampa
Associazione Luca Coscioni
ufficiostampa@associazionelucacoscioni.it
Telefono +39-06.68979.286

EUTANASIA: DOMINIQUE VELATI 9 ANNI DOPO WELBY: DOMANI FILM INEDITO, LUNEDI' CONFERENZA STAMPA

* domenica 20 DICEMBRE ore 16.45 presentazione con M. Welby, Bonino, Cappato, Gallo, Riccio, Rossodivita del film-documentario "Love is All. Piergiorgio Welby, Autoritratto"

* lunedì 21 DICEMBRE ore 11 conferenza stampa sul "caso di Dominique Velati" e la disobbedienza civile SOSeutanasialegale.it
 
Comunicato stampa dell'associazione Luca Coscioni e del Comitato Eutanasia legale
Roma, 19 dicembre 2015

9 anni fa, il radicale Piergiorgio Welby, co-Presidente dell'associazione Luca Coscioni, otteneva di morire senza soffrire e nel rispetto della Costituzione. Era il 20 dicembre 2006. Oggi è in corso su www.eutanasialegale.it e ai tavoli radicali la raccolta firme per la calendarizzazione della legge di iniziativa popolare, sostenuta dall'Intergruppo eutanasia legale con oltre 210 tra deputati e senatori. La radicale Dominique Velati, intanto, ha annunciato pubblicamente che "domani andrà in Svizzera per il suicidio assistito": http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/12/19/eutanasia-domani-vado-a-morire-in-svizzera-prima-che-il-male-mi-divori/454768/

 
Domenica 20 dicembre 2015, dalle 16.45 presso la sede del Partito radicale in via di Torre Argentina 76 a Roma, si terrà una commemorazione per fare il punto sulla strada percorsa da allora e per vedere in anteprima un film- documentario su Piero.
 
Interverranno Mina Welby, Mario Riccio, Lorenzo d'Avack, insieme a Marco Cappato, Filomena Gallo e Emma Bonino, Giuseppe Rossodivita con i quali discuteremo sulla conquista di libertà realizzata grazie anche alla lotta di Piero, e sulla strada ancora da compiere verso la legalizzazione dell'eutanasia.
 
A seguire, l'anteprima del  film-documentario: Love is All. Piergiorgio Welby, Autoritratto, di Francesco Andreotti e Livia Giunti (con il patrocinio  dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, soggetto costituente il Partito radicale).

Lunedì 21 dicembre, alle ore 11, presso la sede del Partito radicale in via di Torre Argentina 76: 

CONFERENZA STAMPA SUL "CASO DOMINIQUE VELATI"
con Marco Cappato, Mina Welby e Gustavo Fraticelli, con la presentazione di documenti inediti nell'ambito della disobbedienza civile "SOSeutanasia".


 
Per informazioni e contatti:

Matteo Mainardi,
3932300135
matteo.mainardi@associazionelucacoscioni.it
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