GRILLO IL MODERNO MUSSOLINI
I suoi seguaci i nuovi squadristi
Come il dittatore fascista
Benito Mussolini prima di lui, anche il comico Beppe Grillo ha la passione di
riempire le piazze e infiammare le folle. I cori appassionati ‘Du-ce! Du-ce!’
di un tempo, si sono trasformati in ‘Bep-pe! Bep-pe!’. Ma non è solo l’esigenza
di urlare e sfogarsi davanti a folle di perfetti sconosciuti che accomuna Beppe
il capellone e il calvo Benito. Purtroppo per l’Italia e per l’Europa (dove la
democrazia sembra incapace di risolvere la crisi esistenziale) c’è dell’altro.
Beppe Grillo ha fondato il
MoVimento 5 Stelle (M5S) a Milano il 4 ottobre 2009. La V maiuscola richiama il
suo slogan personale, l’esclamazione ‘Vaffa!’ che nel suo caso è rivolta più o
meno a tutto, esclusi i parchi eolici. Ai suoi raduni non fa che ripetere,
urlando a squarciagola, “Arrendetevi! Siete circondati!”. Un’espressione molto
popolare nella tradizione fascista italiana. Con essa Grillo si rivolge a tutti
i politici italiani, esclusi quelli del suo partito.
A meno di quattro anni dalla
sua nascita, il movimento si è aggiudicato il 26% dei voti alle elezioni di
questa settimana, alquanto inconcludenti, diventando così il partito più
numeroso alla Camera. Non è un partito, insiste l’ecofascista. È un movimento.
I partiti, ribadisce, sono il problema, non la soluzione.
Il 23 marzo 1919, a Milano,
Mussolini fondò i Fasci di Combattimento e meno di quattro anni più tardi
divenne Presidente del Consiglio. Ripeteva che il Fascismo non era un partito,
ma un movimento. E ribadiva che i partiti erano il problema, non la soluzione.
Il Fascismo doveva essere l’“anti-partito”, composto da spiriti liberi che
rifiutavano di indossare le camicie di forza imposte dai dogmi e dalle dottrine
dei partiti. Esattamente quello che Grillo dice del suo
movimento…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Poco dopo aver fondato il Fascismo, Mussolini scrisse che era “difficile da
definire”. Il Fascismo non aveva “statuti” o “programmi trascendentali”.
Pertanto era “naturale” che attraesse “i giovani” e non gli anziani,
normalmente più propensi a rifiutare la sua “freschezza”.
Il manifesto di Grillo si chiama “Il non statuto”. Nel suo blog dice “siamo persone giovani (…) un movimento, cioè tante persone che si uniscono dal basso per un obiettivo comune. Non abbiamo strutture, gerarchie, capi, segreterie…nessuno ci dà ordini dall’alto.”
Il manifesto di Grillo si chiama “Il non statuto”. Nel suo blog dice “siamo persone giovani (…) un movimento, cioè tante persone che si uniscono dal basso per un obiettivo comune. Non abbiamo strutture, gerarchie, capi, segreterie…nessuno ci dà ordini dall’alto.”
Benvenuti nella nuova era
fascista.
Purtroppo
ci risiamo……sono i corsi e ricorsi della storia !!!!!!!
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